Che cos'è la crittografia?

Breve riassunto

✔️ La crittografia è la pratica di mantenere segrete le informazioni, ottenuta criptando o nascondendo le informazioni in modo tale che non possano essere decifrate da nessuno senza avere accesso alla chiave corretta.

✔️ La crittografia prevede due tipi di chiavi: simmetriche e asimmetriche. Le chiavi simmetriche sono utilizzate per l'uso quotidiano, mentre le chiavi asimmetriche, soprattutto nelle criptovalute, hanno una chiave pubblica e una privata.

✔️ La crittografia è stata utilizzata nel corso della storia, come nell'antico Egitto e all'epoca di Cesare.

✔️ La crittografia è stata utilizzata dai governi e dalle organizzazioni per criptare e decriptare i messaggi, e tradizionalmente è stata una parte importante della guerra.

La crittografia

La crittografia è un metodo per tenere segrete le informazioni.

È composta da due parole greche, kryptos e graphein. Kryptos significa nascosto, mentre graphein significa scrittura o disegno. Dunque, si disegnano o scrivono messaggi nascosti.

L'arte della crittografia implica la cifratura o occultazione di dati in modo tale che un crittoanalista curioso non possa, con impegno accettabile, inferire dai dati chi sia coinvolto e quali informazioni vengano inviate.

Un impegno accettabile potrebbe significare, per esempio, essere in grado di decifrare dei dati in un periodo compreso fra un giorno e decenni. Un impegno inaccettabile implica un numero di anni superiore alla vita media di una persona, come cento anni e oltre.

Per esempio, è risaputo che in un attacco di forza bruta (in cui si cercano semplicemente tutte le combinazioni possibili), se si ha una password complicata composta da lettere maiuscole e minuscole, numeri, e punteggiatura e dandole una determinata lunghezza, un computer potente necessiterebbe di centinaia se non migliaia di anni per trovare la password. O, in altre parole, uno sforzo inaccettabile!

La crittografia viene usata per dare le chiavi e la codifica necessari solo al mittente e al destinatario , in modo che nessuno possa intromettersi.

Ci sono due tipi crittografia: la variante simmetrica e la variante asimmetrica. Nella variante simmetrica, sia il mittente che il destinatario hanno lo stesso set di chiavi e la chiave di decodifica è nota prima che il messaggio venga inviato.

La variante asimmetrica è più comune nel mondo delle criptovalute. In questo caso abbiamo una chiave pubblica e una privata. La chiave pubblica può essere nota a tutti, mentre la chiave privata è posseduta solo da una persona in quanto conferisce l’accesso alle monete. Chiunque abbia la chiave privata può spendere queste monete.

Questa variante è stata usata per la prima volta da Diffie e Hellman. Prima della loro soluzione, era necessario usare corrieri per inviare chiavi di decodifica, metodo ovviamente piuttosto scomodo e costoso.

Oggigiorno, la variante ibrida è la più comunemente utilizzata da aziende e governi. La forma simmetrica per l’utilizzo quotidiano e la variante asimmetrica per comunicare la chiave privata. Questo perché la variante asimmetrica ha più potenza di calcolo e dunque costa di più ed è più lenta.

Esempi noti di crittografia

La crittografia veniva già utilizzata durante i tempi antichi, dato che i messaggi potevano essere così importanti che soltanto il destinatario in possesso della chiave doveva essere in grado di leggere ciò che diceva.

In Egitto, alcune tombe presentano geroglifici anomali. È più che probabile che fosse un qualche tipo di scrittura segreta che solo le persone a conoscenza della chiave di decodifica potessero leggere.

Anche il Kama Sutra contiene crittografia. Probabilmente solo gli addetti ai lavori sanno quali altre posizioni esistono.

Nelle sue opere, lo scrittore greco Lisandro parlò della scitala, che veniva usata ai tempi di Alessandro Magno.

Cesare non poteva essere lasciato in disparte, anche se il suo Cifrario di Cesare era facile da decifrare grazie all’analisi di frequenza. Cesare usava lo spostamento delle lettere di, per esempio, 5 lettere. La A diventa quindi F, la B diventa G, e così via. Dato che le persone sanno quali lettere vengono usate più spesso, è possibile risolvere il sistema.

Una delle storie più famose sulla crittografia viene dal Tradimento di Babington. La crittografia di Babington venne decifrata da Phelippes. Questa conteneva il piano della Regina di Scozia, Mary, per l'assassinio della Regina Elisabetta I. Venne dunque accusata di alto tradimento.

Il mistero di Luigi XVI non è stato scoperto per lungo tempo.

Nel XVII secolo, tutte le grandi potenze avevano la loro “stanza nera”. Qui ci si occupava della codifica dei messaggi. Napoleone venne sconfitto proprio in questo modo, in quanto Scovell aveva scoperto il codice segreto di Napoleone e Wellington sapeva esattamente le sue mosse.

Edgar Allan Poe ha reso famosa la crittografia scrivendo  a riguardo su riviste e più tardi nella sua novella “Lo scarabeo d'oro".

Arthur Conan Doyle ha fatto usare la crittografia a Sherlock Holmes per risolvere l’enigma de “The Tale of the Dancing Men”, dove una posa da un indizio sulla lettera da usare.

Anche Jules Verne e Dan Brown hanno usato la crittografia nelle loro storie.

Una storia che potrebbe essere familiare è quella di Enigma, la macchina per messaggi cifrati tedesca, conosciuta perlopiù per i sottomarini, decifrata dagli inglesi e i polacchi.

Il linguaggio segreto viene usato anche dai genitori, quando condividono messaggi in lingue straniere in presenza dei figli se non vogliono farsi capire da loro.

Come funziona la crittografia?

In generale, la crittografia funziona in questo modo:

1. si vuole inviare un messaggio a un’altra persona, ma nessuno deve sapere cosa sia. Parliamo del semplice testo, o messaggio comprensibile.

2. Lo si converte in testo cifrato, una rappresentazione crittografica in cifre del testo. Senza la chiave necessaria, nessuno può leggere il testo eccetto il destinatario, che è in possesso della chiave.

3. Il destinatario usa la sua chiave per convertire il testo cifrato in testo comprensibile. Ora è possibile leggere il messaggio.