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Mining di Bitcoin nel 2022

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Mike Hesp
Mike Hesp

Il mining di Bitcoin è una parte importante della rete Bitcoin. Senza i miner di Bitcoin e i nodi necessari, nessun nuovo Bitcoin può essere creato e nessuna transazione può essere effettuata. Cos’è il mining di Bitcoin? Quale hardware possono usare per fare mining di Bitcoin? E il mining di Bitcoin è dannoso per l'ambiente?

Sommario

  1. Cos’è il mining di Bitcoin? 
  2. Cosa offre il mining di Bitcoin? 
  3. Quale hardware possono usare per fare mining di Bitcoin?
  4. Mining pool di Bitcoin 
  5. Il mining di Bitcoin è dannoso per l'ambiente?
  6. Mining di altcoin come alternativa al mining di Bitcoin 
  7. Lo staking è una buona alternativa al mining 
  8. Conclusioni 

Cos’è il mining di Bitcoin? 

Il mining di Bitcoin è necessario per il funzionamento dell'algoritmo di consenso Proof-of-Work e permette l’aggiunta di nuovi blocchi nella blockchain sulla rete Bitcoin. La rete Bitcoin usa la tecnologia della blockchain. La blockchain è un ledger che approva, esegue, e gestisce tutte le transazioni che avvengono nella rete. Questo può essere fatto dai miner, che svolgono una funzione essenziale sulla rete. Se i miner si fermassero, la rete si fermerebbe.  

Il mining di Bitcoin viene fatto in maniera decentralizzata. Decentralizzata significa che la rete non viene fatta funzionare da aziende, ma dai miner che sono diffusi in tutto il mondo. Per fare mining di Bitcoin, bisogna usare il proprio computer per risolvere formule matematiche complesse. Quando il computer risolve la formula, si viene ricompensati con Bitcoin, il che viene usato per creare nuovi Bitcoin. Il mining di Bitcoin è come vincere la lotteria. Diversi miner cercano di risolvere la stessa formula allo stesso momento. Chiunque la risolva per primo (o trova il numero giusto) può aggiungere il blocco alla rete in uno scambio di Bitcoin.

Cosa offre il mining di Bitcoin? 

Risolvere una formula complessa fa guadagnare BTC come ricompensa. BTC è l’abbreviazione di Bitcoin ed è il nome della moneta. La rete Bitcoin funziona tramite i cosiddetti halving (o dimezzamenti). Questo significa che la ricompensa per l’aggiunta di un nuovo blocco alla blockchain viene dimezzata approssimativamente ogni quattro anni. La rete esiste dal 2009. Questo fu l’anno in cui il primo blocco, chiamato ‘Genesis’, venne estratto dal fondatore con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. La ricompensa all’epoca era di 50 BTC per blocco estratto. Nel 2012 si verificò il primo halving e da allora la ricompensa fu di 25 BTC. Nel 2016 e nel 2020 avvennero altri due halving, portando a una ricompensa di 6,25 BTC al momento della scrittura. Il prossimo halving è previsto per il 2024, il che significa che la ricompensa per il mining di un blocco sarà di 3,125 BTC.  

Per fare mining, sono necessari dei computer potenti. Questi computer sono occupati a risolvere formule matematiche tutto il giorno. Questo significa che è necessaria moltissima energia per fare mining di Bitcoin. Inoltre, i computer che sono adatti al mining hanno un costo molto elevato. Si può iniziare a fare mining con un semplice laptop, ma le possibilità di risolvere una formula con un computer del genere sono molto basse. Dunque, per fare mining di Bitcoin, è necessario un antminer. Questi computer hardware possono facilmente costare migliaia di dollari. 

Inoltre, è presente tantissima concorrenza. Si può notare che la Cina è il più grande paese che effettua mining di Bitcoin. Detiene fra il 65 e il 75% della potenza di mining. Notiamo anche che i paesi scandinavi, il Canada e la Russia effettuano moltissimo mining di Bitcoin. In questi paesi, ci sono aziende con mining farm con migliaia di computer hardware che lavorano giorno e notte. Perché questi paesi? Hanno regioni fredde, perfette per il mining di Bitcoin in quanto questi computer possono diventare molto caldi. Questo significa che viene consumata meno energia, rendendoli più redditizi.  

Quando si considerano tutti questi fatti, il mining di Bitcoin in scala ridotta è difficilmente redditizio. 

Quale hardware possono usare per fare mining di Bitcoin?

Nel 2009, era possibile fare mining di Bitcoin con un semplice computer. Oggigiorno, con tantissima concorrenza, è necessario un computer potente per fare mining di Bitcoin. Più la CPU (Central Processing Unit) e/o la GPU (Graphene Processor) sono potenti, maggiori sono le possibilità di aggiungere un blocco alla blockchain. Dunque, gli ASIc sono chip che vengono spesso usati nel mining di criptovaluta. Le aziende come Bitmain vendono Antminer che contengono chip ASIC.

Mining pool di Bitcoin 

Il modo più comune di fare mining di Bitcoin per piccoli miner in un mining pool. I mining pool di Bitcoin sono creati per permettere ai piccoli miner di estrarre Bitcoin. Con i mining pool, si può combinare la potenza del proprio computer con altri computer. Questo significa che si lavora con altri computer per fare mining di Bitcoin. Una volta che il mining pool ha aggiunto un blocco alla blockchain, la ricompensa viene distribuito secondo la percentuale (la quantità di potenza di calcolo) che ogni partecipante ha reso disponibile. In questo modo è possibile fare mining di Bitcoin con computer meno potenti e aumenta le possibilità di aggiungere un blocco alla blockchain. Fra i mining pool più conosciuti troviamo F2Pool  e  AntPool .

Se vuoi saperne di più su quanto guadagnerai da un mining pool, puoi usare un  calcolatore di mining di Bitcoin . In base all’hashrate che il tuo computer può sopportare, la potenza e il costo dell’energia per Kwh e la commissione del pool, viene calcolato quanto mining di Bitcoin ci si aspetta in ritorno.

Il mining di Bitcoin è dannoso per l'ambiente?

Spesso si può leggere che Bitcoin è dannoso per l’ambiente perché è richiesta tantissima energia per far funzionare la rete. Come risultato, c’è un dibattito acceso fra critici ed entusiasti di Bitcoin. I critici di Bitcoin in particolare sono stati molto critici a riguardo. D'altra parte, gli entusiasti di Bitcoin chiedono un confronto onesto. Per esempio, il sito web di notizie olandese  RTLnieuws  in uno studio della De Nederlandsche Bank (DNB) mostra che si stima che una transazione di Bitcoin emette più Co2 rispetto a quanto una casa olandese media ne produce in un mese. Anche il produttore di auto elettriche Tesla, che era inizialmente positiva nei confronti di Bitcoin e ha perfino accettato pagamenti in Bitcoin, ha smesso di accettare tali pagamenti dopo due mesi perché è stato affermato che Bitcoin è dannoso per l’ambiente.

Gli entusiasti di Bitcoin e della criptovaluta dicono che vengono fatti paragoni errati. Bitcoin è un mezzo di pagamento e dovrebbe dunque essere paragonato al sistema finanziario di oggi. Valuechain, un consulente di pagamento, ha condotto quattro anni di ricerca sull’impatto ambientale di Bitcoin ed è arrivato alla conclusione che gli entusiasti di Bitcoin speravano. Con conclusioni scientificamente valide, il documento  afferma che Bitcoin utilizza fino a 56 volte meno energia rispetto al sistema bancario tradizionale e anche in termini di transazioni, Bitcoin è da 1 a 5 volte più efficiente a livello energetico. Questi dati possono mettere a tacere i critici. Inoltre, il 60% dell’energia utilizzata per il mining al momento deriva da fonti di energia rinnovabile.

Mining di altcoin come alternativa al mining di Bitcoin 

Bitcoin è criptovaluta più conosciuta. Tuttavia, ci sono molte altre criptovalute che, come Bitcoin, usano l’algoritmo di consenso Proof-of-Work (PoW). Ecco alcune delle alternative: 

Ethereum (ETH) 

La più grande criptovaluta dopo Bitcoin è Ethereum (ETH). Anche questa al momento usa il PoW. Questo significa che, come Bitcoin, la rete funziona tramite il mining. Il mining di Ethereum fa guadagnare al miner due Ether per blocco. Ci sono mining pool anche per Ethereum, dove si possono estrarre Ethereum con altre persone. Tuttavia, Ethereum passerà dal Proof-of-Work al Proof-of-Stake. Questo succederà circa il 15 settembre. Il Proof-of-Stake è un algoritmo di consenso dove la rete è gestita da validatori che fanno staking di Ethereum. Questo offre il 99,9% di risparmio energetico e permette di guadagnare Ethereum senza un computer che consuma energia tutto il giorno. 

Ethereum Classic (ETC) 

Ethereum Classic è stato creato da un hard fork con Ethereum. Questa blockchain, diversamente da Ethereum, continua a usare il PoW. La rete è quasi identica a Ethereum, ma continua a credere nell'algoritmo Proof-of-Work decentralizzato. Ci sono tantissimi mining pool disponibili, dove si può fare mining di Ethereum Classic con altri computer. I più grandi sono  Ethermine  2Miners .

Dogecoin (DOGE) 

Dogecoin è una blockchain PoW che è nata come una sorta presa in giro. Il creatore non si aspettava che il primo ‘Memecoin’ sarebbe stato un tale successo. Al momento, grazie all’interesse di Elon Musk, Dogecoin è fra le 100 criptovalute più grandi su CoinMarketCap. Dogecoin è quasi una copia esatta di Bitcoin, ma ha due vantaggi secondo la grande comunità di Doge. La rete può gestire più transazioni al secondo (30 TPS rispetto a 7 TPS) ed è possibile mettere in circolazione molto più Dogecoin, rendendolo un metodo di pagamento migliore secondo molti. La ricompensa per aver aggiunto un nuovo blocco alla blockchain di Dogecoin è di 10.000 DOGE. I miner che hanno fatto mining di DOGE prima del 2021 hanno guadagnato un sacco di soldi dal mining di Dogecoin. Da allora, i miner sono riusciti a fare profitti di oltre 50.000% durante il picco di Dogecoin. 

Litecoin (LTC) 

Litecoin, come Bitcoin, è una criptovaluta che usa l’halving. Al momento, si ricevono 12,5 LTC per l’estrazione di un blocco. Nel 2023 ci sarà un halving, perciò la ricompensa da quel momento in poi sarà di 6,25 LTC. La comunità di Litecoin è determinata e crede che Litecoin giocherà un ruolo importante nel mondo delle criptovalute. Credono che Litecoin sia una versione migliore di Bitcoin e dunque possa sorpassare Bitcoin in futuro in termini di capitalizzazione di mercato. In particolare, la velocità e i costi di transazione ridotti sono la ragione per cui la comunità crede che Litecoin possa eventualmente avere una fetta di mercato maggiore rispetto a Bitcoin. 

Lo staking è una buona alternativa al mining 

Lo staking di criptovaluta è, secondo molti, una buona alternativa al mining. Lo staking viene fatto sulle blockchain che usano l'algoritmo di consenso Proof-of-Stake (PoS) e al momento è l'algoritmo più ampiamente utilizzato. Nel PoS si agisce come validatore usando la propria criptovaluta per aiutare la rete a tracciare e aggiungere nuovi blocchi alla blockchain. Come ricompensa, verrai pagato con una percentuale della criptovaluta che hai depositato. Non è dunque necessario un computer potente per poter fare staking. Ci sono diversi vantaggi che lo staking detiene sul mining:  

  • Non sono necessari computer potenti per fare staking.   
  • Si genera reddito passivo in base alla dimensione del proprio portfolio.   
  • Fare staking richiede pochissima energia ed è dunque più sostenibile.  
  • Viene definita una percentuale in anticipo, perciò saprai esattamente quanto guadagnerai. 

Conclusioni 

Il mining di Bitcoin è necessario per far funzionare l’algoritmo di consenso Proof-of-Work. Questo viene fatto dal 2009. All’epoca, la ricompensa era di 50 BTC, ma dato che si verifica un halving ogni quattro anni, la ricompensa per l'aggiunta di un nuovo blocco al momento è di 6,25 BTC. Al momento, il mining di Bitcoin è difficilmente redditizio, dati i costi energetici, la grande concorrenza e i costi di entrata elevati. I mining pool sono una buona alternative per i miner piccoli e principianti, perché le possibilità di fare mining di Bitcoin sono maggiori e il costo di entrata è molto più basso. Oltre a Bitcoin, ci sono altri altcoin diversi che usano l’algoritmo di consenso Proof-of-Work. Per esempio, ETC, DOGE e LTC sono monete alternative per il mining di criptovaluta. Specialmente per i piccoli miner, lo staking potrebbe essere un’alternativa migliore. Non sono necessari computer potenti per lo staking e i costi energetici si presentano raramente, rendendo lo staking molto più economico e facile. Inoltre, si genera reddito passivo e si sa in anticipo quanto si guadagna con lo staking.